La metamorfosi da impresa a impresa sostenibile

Sostenibilità, modelli ESG e studi ambientali

Lo scorso 24 ottobre, presso la sede di ABS Group S.r.l. di Vittorio Veneto, si è tenuto l’evento di presentazione dei risultati del progetto Lab4S (Laboratory for Sustainability), realizzato con il supporto del C4S – Center for Sustainability di Fondazione Università Ca’ Foscari e parte della prima edizione della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità promossa da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana

Durante l’intervento, mediato dal narratore d’impresa Andrea Bettini, Roberto Benozzi (Nemea, Montebelluna), Umberto Bonaventura (Steum, Roncade) e Marta Bortolotto (Itatami, Susegana) hanno raccontato il percorso verso la sostenibilità intrapreso dalle loro imprese – operanti rispettivamente nel settore calzaturiero, tessile e dello sport – sotto la direzione scientifica della Fondazione. I Laboratori per la Sostenibilità sono stati realizzati nell’ambito di un progetto pluriennale che ha previsto l’impiego della metodologia partecipativa del design thinking per il coinvolgimento diretto degli imprenditori, processo che ha dato vita a un pensiero condiviso e a nuova consapevolezza sui temi trattati. 

"Il problema oggi è acquisire consapevolezza ed essere in grado di misurare e rendicontare la propria sostenibilità in un atteggiamento di trasparenza", ha spiegato Silvia Breda, Project Manager di Fondazione Università Ca’ Foscari, evidenziando la necessità di fornire alle imprese gli strumenti tecnici e teorici per misurare e comunicare i propri impatti, affinché queste possano anticipare le richieste e le nuove esigenze del mercato in ambito di sostenibilità. 

Secondo Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, sul tema della sostenibilità “non esiste una ricetta univoca, e le problematiche possono essere affrontate a vari livelli (energia, circolarità dei materiali, rifiuti, emissioni, governance e trasparenza) sviluppando soluzioni diverse attraverso creatività e innovazione che devono essere messe a fattor comune per diventare stimolo e suggestione anche per altre realtà.”

La positiva esperienza del laboratorio testimonia ancora una volta il valore della collaborazione tra l’Università e il comparto produttivo del territorio per la creazione di valore condiviso.