Ca' Foscari per la prima volta sul K2

Ghiacciaio K2
Sostenibilità, modelli ESG e studi ambientali

Settanta anni fa, il 31 luglio 1954, l'Italia sorprese il mondo intero conquistando la vetta del K2, il gigante di ghiaccio situato nella regione del Karakorum - tra Cina e Pakistan - che con i suoi 8.611 metri di altezza è la seconda montagna più alta del mondo, dopo l’Everest. 

In occasione del  70º anniversario del successo della spedizione italiana guidata dal geografo Ardito Desio,  il Club Alpino Italiano (CAI) ha organizzato un’impresa storica: una spedizione al femminile, capace di unire Pakistan e Italia nel segno dell’alpinismo e non solo. La spedizione coinvolgerà otto alpiniste, quattro italiane e quattro pakistane: Federica Mingolla, Silvia Loreggian, Anna Torretta, Cristina Piolini, Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim. Farà parte di questo team anche la dottoressa Lorenza Pratali, alpinista e ricercatrice dell'Istituto di Fisiologia del Cnr esperta in medicina di montagna.

Questo progetto del CAI desidera celebrare non solo la conquista del K2, ma anche il suo valore scientifico. Nel 1954, oltre alla scalata, Ardito Desio guidò una squadra di ricerca geografica, geologica e topografica nell'area. Settant'anni dopo, la spedizione K2-70, oltre a celebrare l'eredità dell'alpinismo italiano,  ribadisce l'importanza dell'esplorazione scientifica, puntando a studiare la neve e il ghiaccio di una regione cruciale per gli equilibri del subcontinente indiano.

La spedizione scientifica, programmata per metà giugno 2024 e con una durata di circa 40 giorni, è organizzata dall'Università Ca' Foscari Venezia e dall'Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con il supporto della Fondazione Università Ca' Foscari Venezia. La spedizione è parte delle attività di ricerca di Ice Memory, un progetto scientifico e culturale riconosciuto dall'UNESCO che mira a raccogliere campioni di ghiaccio dai ghiacciai più importanti del mondo e a conservarli in Antartide per le generazioni future. È un dono dei ricercatori di oggi a quelli del futuro e a tutta l’umanità.

Il team di ricerca sul K2 sarà guidato da Jacopo Gabrieli, ricercatore del Cnr, e dalla guida alpina Paolo Conz. L'obiettivo principale della spedizione scientifica è quello di valutare la fattibilità di una perforazione profonda nel Karakorum pakistano. Durante la spedizione, il team estrarrà carote di ghiaccio fino a 12-15 metri di profondità dal ghiacciaio Godwin-Austen, situato tra i 5500 e i 6000 metri di altitudine. Verranno inoltre effettuate misurazioni di temperatura, raccolta di campioni di neve per l'analisi di contaminanti e indagini geofisiche per comprendere la struttura del terreno e del ghiacciaio.

I ghiacciai sono libri di storia. Nelle loro pagine, gli strati di neve che si trasformano in ghiaccio, sono conservate le informazioni sul clima del passato. Conservare la memoria dei ghiacciai è come conservare la nostra memoria e la nostra storia, necessarie per affrontare al meglio il nostro futuro.